Visione simulata in caso di glaucoma avanzato. Il campo visivo si restringe ad una fessura centrale.

Il Glaucoma

Il nemico subdolo della vista

Il Dr. Marco Lombardo ed il suo staff offrono un servizio di diagnosi e cura ai pazienti che soffrono di glaucoma o ipertensione oculare. Lo screening e la diagnosi di glaucoma richiedono un’accurata visita oculistica e nell’esecuzione della tonometria, della pachimetria corneale, della gonioscopia, di fotografie computerizzate del nervo ottico e dell’esame del campo visivo computerizzato.
Al paziente è proposta la cura in modo personalizzato, definendo per ciascuno il trattamento medico-chirurgico più appropriato.

Pressione oculare

La pressione oculare è assicurata dall’idrodinamica dell’umore acqueo. L’umore acqueo è un liquido trasparente, prodotto dai corpi ciliari, che scorre tra la camera posteriore e la camera anteriore del bulbo oculare, venendo filtrato attraverso l’angolo camerulare. La perdita dell’equilibrio tra produzione e filtrazione dell’umore acqueo è responsabile della ipertensione oculare.
I valori normali di pressione oculare sono 16 ± 4 mmHg. Valori tonometrici superiori a 22 mmHg devono essere attentamente valutati dall’oculista.

Il glaucoma: che cos’è e fattori di rischio

Il glaucoma è una sindrome caratterizzata dalla grave perdita della vista associata a degenerazione del nervo ottico, in presenza o meno di elevata pressione oculare. Si presenta più frequentemente dopo i 40 anni e rappresenta la seconda causa di cecità legale nel mondo occidentale.

Il glaucoma ad angolo aperto è la forma più frequente; altri tipi sono il glaucoma ad angolo chiuso, il glaucoma infantile o giovanile, il glaucoma secondario.

Primo fattore di rischio per importanza è l’ipertensione oculare; il grado di rischio aumenta con l’aumentare della pressione oculare. Altri fattori di rischio sono la familiarità,  e la co-esistenza di disturbi vascolari come il diabete, l’ipertensione arteriosa, la trombosi venosa retinica. Altro fattore di rischio è rappresentato dalle terapie cortisoniche prolungate locali (in collirio o spray nasale).

Una vera e propria sintomatologia è “assente” nella maggior parte dei casi. L’evoluzione della malattia è subdola. Il danno progressivo delle fibre del nervo ottico ha come conseguenza una graduale riduzione del campo visivo fino anche alla perdita della funzione visiva.

Diagnosi e terapia del glaucoma

L’esame al fondo oculare del disco ottico e la misura di una pressione oculare elevata sono indiscutibilmente i test diagnostici necessari ad eseguire una corretta diagnosi di glaucoma. La misura dello spessore corneale (pachimetria) è un indispensabile strumento di screening o diagnosi del glaucoma da associare alla tonometria per confermarne le misure. La valutazione dello stato di salute del nervo ottico richiede l’esame del campo visivo e l’OCT del nervo ottico.

Scopo della terapia del glaucoma è ridurre la pressione oculare. Esistono numerosi farmaci, somministrabile in collirio, che sono efficaci nel ridurre la pressione oculare. Sarà compito dell’oculista gestire la terapia in rapporto al paziente ed all’evoluzione della malattia.

Il glaucoma è una patologia cronica e come tale richiede una terapia farmacologica prolungata nel tempo. La chirurgia diviene necessaria solo se la terapia farmacologica non sia in grado di abbassare la pressione intraoculare o ad evitare la progressione del danno del nervo ottico. Con i nuovi farmaci, si ricorre sempre più raramente alla chirurgia.

La chirurgia ha visto negli ultimi anni un fiorire di nuove tecniche o di varianti “meno invasive” rispetto alla trabeculectomia e l’uso sempre più frequente di “valvole di deflusso” biocompatibili.

Escavazione ottica glaucoma.  Il campo visivo si restringe ad una fessura centrale. I nervi ottici appaiono molto escavati.